Il maggio drammatico a trent’anni dalla scomparsa di Gastone Venturelli

Convegno internazionale intitolato “Il canto del Maggio a trent’anni dalla scomparsa di Gastone Venturelli
4 ottobre 2025, a partire dalle ore 14.30
Dove: Auditorium della Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana.
Programma: L’evento prevede saluti istituzionali, brevi interventi da parte di diverse compagnie tradizionali del Maggio, una serie di relazioni accademiche di studiosi italiani e internazionali, e si concluderà con un canto di ottave in onore di Venturelli

La lotta tra virtù e vizio in “Genoveffa di Bramante”

l Conte Sigfrido parte per la guerra e affida la sua fedele sposa, Genoveffa, al suo fattore, Golo. Golo tenta di sedurre Genoveffa, ma viene respinto. Per vendetta, la accusa ingiustamente di tradimento e di aver ucciso un servo.

Il Conte, ingannato, condanna a morte la moglie innocente, che nel frattempo ha partorito loro figlio. I servi incaricati dell’esecuzione, però, si impietosiscono e abbandonano Genoveffa e il bambino in un bosco, dove sopravvivono per anni grazie all’aiuto di una cerva.

Alla fine, il Conte scopre l’inganno di Golo. Pieno di rimorso, durante una battuta di caccia ritrova la moglie e il figlio. La famiglia si riunisce felicemente, la giustizia trionfa e il traditore viene punito.

Canto del maggio festival 2025: la danza

2 agosto ore 16 a Varliano spettacolo di dance popolari con La Muffrina.
Il Gruppo Folklorico “La Muffrina” di Camporgiano attivo dal 1956, è un’associazione storica che preserva e diffonde i canti e i balli tradizionali della Garfagnana.
Attraverso le loro esibizioni con costumi d’epoca, raccontano la cultura contadina locale. Sono inoltre gli organizzatori del celebre Festival Internazionale del Folklore e hanno contribuito a far riconoscere Camporgiano come *Città del Folklore”, affermandosi come i principali ambasciatori dell’identità garfagnina.

Dal monte e dal piano … folklore toscano!

Il testo è un articolo che invita a partecipare allo spettacolo comico “Sega la Vecchia strega”, una forma di antico teatro popolare toscano chiamato Bruscello.

La rappresentazione si terrà in Garfagnana il 3 agosto alle 16:00 ed è un’occasione per assistere a una forma d’arte tradizionale, divertente e autentica.

Costantino imperatore greco – Introduzione

Il “Maggio di Costantino” è un’opera tradizionale del teatro popolare italiano incentrata sulla lotta tra Costantino (cristiano) e Massenzio (pagano), con il famoso episodio della visione della croce.

Nata da fonti storiche e leggende medievali, questa forma di teatro fiorì nell’Appennino tosco-emiliano. Dopo un forte declino nel ‘900, la tradizione è stata salvata dallo studioso Gastone Venturelli. Oggi è ancora viva, come dimostra un nuovo testo di Piergiorgio Lenzi che si inserisce in questa lunga tradizione e ne onora i protagonisti.

Canto del maggio festival 2025 – Calendario

Il Canto del Maggio Festival celebra le antiche tradizioni popolari della Garfagnana, portando in scena spettacoli di folklore, musica e le affascinanti rappresentazioni del Maggio Drammatico. Un’occasione unica per immergersi nella cultura e nella storia di questa terra. Notizie sempre aggiornate su https://www.facebook.com/cantodelmaggio.festival Sabato 2 agosto ore 16.00 – 18.00 Prato Grande di Varliano (Sillano-Giuncugnano) […]

Il “tradimento” nel maggio drammatico – 1

Nel maggio tosco-emiliano, il tradimento è un tema centrale rappresentato principalmente in quattro forme: amoroso, politico/feudale, familiare e come prova morale. Questi tradimenti alimentano conflitti drammatici e riflettono le tensioni sociali e i valori della comunità rurale. Personaggi archetipici come il traditore, la vittima e il giustiziere animano le storie, spesso ispirate a epoche cavalleresche o leggende popolari, con figure emblematiche come Gano di Maganz

La “pace” nel maggio drammatico – 1

Il testo esplora la profonda connessione tra il tema della pace e le rappresentazioni del Maggio drammatico toscano ed emiliano. Viene evidenziato come la pace sia un esito narrativo comune nelle trame epico-cavalleresche, simboleggiando il trionfo del bene e il ristabilimento dell’ordine. Inoltre, si sottolinea la sua origine in riti agrari antichi, dove la pace metaforizza la rinascita e la prosperità. Le rappresentazioni servono anche a una funzione sociale e comunitaria, promuovendo la coesione e l’aggregazione. Infine, la pace nel Maggio drammatico funge da strumento per la riflessione identitaria, veicolando valori e mantenendo viva la memoria collettiva.

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